Detergenza alcalina
03.02.2019
La detergenza alcalina è un processo di pulizia profonda, adatto principalmente alla rimozione di incrostazioni, grassi e oli. Solitamente trova applicazione su materiali ferrosi e zincati.
Come funziona
I detergenti sono costituiti da forti materie prime alcaline, come la soda e la potassa, prodotti rinomati per essere molto attivi nella rimozione di inquinanti organici e sporco difficile come cere e grassi. L'efficacia è inoltre coadiuvata da tensioattivi la cui funzione è di rimuovere e portare in emulsione gli oli.
Ovviamente la forza pulente è aumentata considerevolmente dalla temperatura, per questo negli impianti il bagno di detergente è solitamente mantenuto ad almeno 45-50°C.
Questo processo può essere utilizzato solo su superfici non ossidate, ed è sconsigliabile usarlo per metalli come l'alluminio dato che gli idrossidi alcalini reagiscono velocemente con esso generando idrogeno. Per poterlo usare su alluminio occorrono delle accortezze, usando processi specifici o usando cariche alcaline meno concentrate. Altri materiali inadatti sono il bronzo e ottone, i quali vengono rapidamente intaccati e rovinati, soprattutto sulla colorazione.
Efficacia
Un ciclo di detergenza alcalina correttamente effettuato può garantire un pretrattamento ottimale per la preparazione alla verniciatura. Impiantisticamente può venir eseguita tramite tre soli passaggi: Detergente - Risciacquo - Risciacquo, ma viene raccomandato di aggiungere una passivazione finale per aumentare l'adesione della vernice. Un classico esempio di passivazione che sta sempre più diffondendosi è la nanotecnologia, la quale richiede solitamente un ulteriore risciacquo finale di acqua demineralizzata.
Esempi formulativi
Come già detto, la componente più importante dei formulati alcalini sono le basi, ovvero potassa o soda. Il prodotto concentrato può contenere oltre il 50% di potassa (fornita solitamente al 50%), le rimanenti componenti possono essere altre basi rafforzative, come le ammine, il metasilicato di sodio, bicarbonato o altri sali, inoltre non dovrebbero mancare i sequestranti, che permettono di diluire tranquillamente il prodotto in acque dure. I sequestranti più utilizzati erano senz'altro l'EDTA e il gluconato di sodio, ora sono affermati sul mercato una gran quantità di molecole innovative o polimeri dotati di enorme potere chelante.
I detergenti possono anche contenere dei tensioattivi, nel caso dei prodotti monocomponenti. Data l'alta percentuale caustica, mantenere all'interno del formulato dei tensioattivi performanti potrebbe essere complesso, quindi spesso si preferisce aggiungere miscele di questi al prodotto diluito in vasca. La selezione dei tensioattivi nei detergenti alcalini è importante poiché la schiuma in un tunnel di lavaggio, a causa della saponificazione degli oli, potrebbe raggiungere livelli dannosi per il processo e l'impianto.